Certo sappiamo che anche nei vampiri è presente una parte ancora legata al mondo umano, se vogliamo una specie di coscienza o un’anima, che a volte, in modo più o meno costante, guida le loro azioni. Certo è che per i più longevi, per quanto la pagina/vita sia “infinita”, un bel pezzo è già stato scritto, e come sappiamo più si va avanti con gli anni più è difficile cambiare ciò che siamo, ciò che facciamo e pensiamo. Poi ci si mettono di mezzo le attitudini caratteriali sempre difficili da malleare.
La psicologa (che purtroppo non sono) che è in me, ha quindi preso il sopravvento, guidandomi in qualche riflessione sui percorsi di alcuni personaggi alquanto complessi di questa fantastica serie.
Iniziamo da Klaus, uno dei personaggi più complessi della serie, ed è tutto dire.
Abbiamo tutti visto come ha reagito al “danno collaterale”. E’ riuscito ad aprirsi per qualche secondo, mostrandosi quasi vulnerabile e desideroso di aiutare, forse nella speranza di essere aiutato. Perchè quello che vorrebbe è avere qualcuno al suo fianco che lo accetti per quello che è, che lo perdoni e magari lo cambi, lo redima.
Deve però affrontare un lungo percorso che lo possa portare a questo, e vorrei che tale fosse il ruolo di Caroline.
Sono ancora dubbiosa sulle possibilitá reali che lui alla fine non sfrutti Caroline, e reputo davvero difficile che lei possa arrivare ad "ammirarlo" anche solo. Nonostante l’infinito suo fascino, ha fatto, e farà, troppo male alle persone che lei ama, senza contare che ha allontanato da lei il suo amato Tyler.
Ai nostri occhi di certo ha fatto un grande salto come personaggio: prima era solo il nuovo malvagio, che veniva a rompere le uova nel paniere, tanto cattivo da spingere Kat a fuggire per secoli e a progettare piani noncuranti della possibile morte di Damon. Poi gli episodi sono passati, diciamo che uccidere e torturare non sono proprio i migliori metodi per integrarsi in una cittadina pur già abituata a strane morti di tanto in tanto. Sapevamo poco di chi fosse realmente finchè non abbiamo avuto informazioni suo passato, storia della sua famiglia e della sua sofferenza.
Alla fine della seconda stagione è riuscito a farsi un amichetto, Stefan, disposto a tutto pur di salvare il suo fratellone. Gongolando a più non posso, Klaus finalmente aveva trovato qualcuno con cui parlare, dopo aver accoltellato il suo stesso fratello che si era rivelato per lui troppo pericoloso.
Certo Stefan non era proprio felice di stare con lui, ma in quanto lo Squartatore era pur sempre meglio di niente. Passano i giorni, e Klaus ha iniziato a mostrare qualche lato un po’ più umano: innanzitutto il legame con la sorella Rebekah, sua compagna di viaggio per secoli, poi l’amicizia con Stefan.
Partendo dal secondo, credo che Klaus sperasse davvero che le cose potessero tornare come un tempo, magari tentando di rivivere le esperienze (sanguinolente) vissute insieme. Risvegliare lo Squartatore però non è stato sufficiente. L’amore per Elena (e la sua caparbietà) non hanno fatto prevalere l’amicizia passata. Deluso, e quasi disperato Klaus decide di frapporsi ai sentimenti dei due condizionando Stefan ad essergli fedele. Credo che questo gesto rappresenti davvero la follia che la solitudine e il desiderio di “affetto”, possano generare. Non poteva permettere che un sentimento umano potesse strappargli quel briciolo di compagnia che aveva. E’ l’esasperazione della gelosia che può provare una ragazza (e lo dico al femminile solo perché di solito sono le ragazze ad avere amicizie più “strette”) quando, magari per la prima volta, la sua migliore amica si fidanza, magari con qualcuno che le sta pure antipatico.
Il legame con Rebekah è ovviamente diverso, è la sorellina quasi da proteggere, probabilmente anche da sé stesso e da quello che ha fatto. Non può accettare di vedere quei suoi occhi feriti che hanno finito per tradirlo, una volta scoperta la verità. Perché “la verità ti fa male lo so”. Sì la verità fa male. Non credo che il suo lasciarla “addormentata” sia dovuto alla paura che lei potesse cercare di vendicarsi, quanto che anche lei non stesse più dalla sua parte e probabilmente che lui dovesse ucciderla definitivamente per evitare problemi. (A proposito: il veleno dei lupacchiotti, è letale anche per gli Originari?!O comunque, Klaus sa come ucciderli?!)
Torniamo quindi al punto di partenza, e alla sua apertura con la indifesa e avvelenata Caroline.
Citando una collega e amica: “Mi piace l'idea di un Klaus che si mette in testa di conquistare Caroline!! Lo voglio vedere provare a conquistare qualcuno: dovrà per forza farle vedere che, anche se non cambierà mai, qualche attrattiva la possiede (a parte il fascino pazzesco).”
Cercavo di capire se come Damon potesse iniziare un percorso di redenzione. Anche lui ne ha fatte di tutti i colori: ad esempio trasformare la madre di Elena o Vickie. Però ho capito che è diverso.
Non avendole vissute nel contemporaneo le azioni hanno meno rilevanza credo, creano ferite meno gravi, in quanto le cose del passato non vissute sulla pelle sono più facili da dimenticare. E poi Damon dalla sua ha almeno il fatto di non aver ucciso sua madre, pugnalato suo fratello ecc ecc. Il punto di partenza è diverso. Ha suo fratello che nonostante tutto è pronto a guardargli le spalle sempre. Ha già scelto di provarci, certo con alti e bassi. Ma la volontà c'è. Perché la sua umanità è lì che preme per uscire. Perché c’è una ragazza che ama che lo vorrebbe così. Perché suo fratello gli ha mostrato che è possibile. Perché deve lottare per riportare suo fratello sulla giusta strada, questa volta cercando di essere lui l’esempio.
L'avrà mai klaus questa volontà?!?Non lo so. E questo di sicuro lo rende ancora più affascinante. Ma anche più temibile. Perchè può sconvolgerti il cuore nel giro di poco e "ucciderti" spezzandotelo (senza contare che potrebbe ucciderti davvero, ma l'effetto su sentimenti è probabilmente quello più temibile perchè dura nel tempo: se muori muori, finisce lì).
Chissà, potrebbe davvero cambiare anche Klaus. Ha l'eternità x poterlo fare. Solo che ancora non credo si sia posto il “problema”. Non ha ancora trovato un motivo per farlo.
Vorrei davvero sapere se in passato abbia mai provato un amore grande da spezzare il fiato e capace di far cambiare. Chissà. Perchè alla fine sono sempre gli altri a salvarci. Potrebbe essere chiunque. Ma nessuno, da solo, può sentire il bisogno di cambiare e crescere, migliorare, per poter meritare di ricevere affetto e sentirsi completo.
La chiave potrebbe essere la sua famiglia con il rimorso per la madre uccisa e i fratelli alla “Bella addormentata”. Per loro sta facendo costruire una reggia. Ma che senso ha se comunque non potesse risvegliarli a causa della scoperta di Rebekah?! E comunque immagino non siano proprio contenti di aver passato qualche secolo in una bara.
Questo personaggio è sicuramente fantastico: già solo per come parla riesce a trasportarti in epoche passate, è bellissimo ed eccentrico. E malvagio.
Comunque ha un fine, per quanto ne sappiamo: non stare solo. Creare altri come lui, riunire ciò che resta della sua famiglia. Questo scopo forse potrebbe portarlo a cambiare. Ora dovrà rinunciare ai suoi figliocci, a causa dell’amico ritrovato, rivelatosi, alla prima occasione, un traditore vendicativo.
Non credo che possa funzionare con Caroline. Ma potrebbe essere lo spunto finale per cambiare in previsione di qualcuno che potrebbe trovare in futuro.
Ma ci sono ancora troppe cose che non sappiamo. Vedremo.
Vorrei chiudere con una frase della canzone di Jovanotti da cui ho preso spunto per il titolo. Penso che racchiuda un po’ tutto quello che ho detto, ossia sulla voglia essere migliori di ognuno di noi e il suo legame con l’amore, non per forza di tipo sentimentale.
“..Vorrei che questa pagina tornasse bianca, per scriverci ti amo, punto..”
personalmente la trovo bellissimo questo post, e concordo con tutto quello che ha detto, e per questo lo messo nel blog!!!
Tvd Italia
Nessun commento:
Posta un commento